Itinerari

Itinerario in Bicicletta: Archeobike Tirso

Scoprire Oristano in bici è l’idea perfetta per chi, in sella alle due ruote, vuole conoscere il patrimonio naturalistico, culturale e archeologico della città e del suo territorio attraversando percorsi fra i profumi e i colori della Sardegna, i suoi ampi spazi e i suoi rigeneranti silenzi.

Dal centro storico, che affonda le sue origini in tempi remoti, ai morbidi paesaggi collinari intervallati da stagni pescosi e dal fiume più importante dell’Isola, fino alle aree costiere più celebri della Sardegna. Oristano in bici è una favolosa esperienza che mixa natura, storia, cultura, divertimento e avventura da non perdere.

Il Tirso

Il Tirso è il fiume più importante della Sardegna per lunghezza e ampiezza di bacino. Dopo un percorso di circa 159 chilometri, sfocia nel Golfo di Oristano ed è la guida che accompagna silenziosa nell’itinerario storico e archeologico Archeo Tirso Bike.

Risalendo il corso del fiume, per poco più di 30 km, si toccano un misterioso villaggio abbandonato, antichissime chiese campestri e nuragiche aree archeologiche, passando attraverso la natura incontaminata dei territori che abbracciano Oristano come Simaxis, Zerfaliu, Solarussa e Siamaggiore.

Il percorso

Il percorso completo misura poco più di 30 km, quasi tutto su comode sterrate, alternate a rari ma necessari tratti d’asfalto. Il dislivello accumulato si aggira attorno ai 100 metri.

Si raccomanda il rispetto del codice della strada e prudenza, in particolar modo nei tratti asfaltati e dentro i centri abitati.

Durante la percorrenza non si incontrano cani, ma si attraversano zone in cui sono presenti aziende e qualche possibile gregge al pascolo.

1

La partenza

Si parte dalla Chiesa della Maddalena, alla periferia di Silì, e seguendo una strada sterrata, si raggiunge subito l’argine sinistro del Tirso. Pedalando, si risale il corso del fiume.

Coordinate: 39°54’57″N / 8°36’49″E

2

Simaxis

Lasciato sulla destra l’edificio della dismessa stazione ferroviaria di Simaxis si raggiunge, dopo circa 6 km, il “ponte in ferro”, sulla S.P. 15, risalente alla seconda metà del XIX secolo, e all’ingresso del paese di Simaxis si imbocca uno stradello sterrato che porta alla prima tappa dell’itinerario.

Coordinate: 39°55’40″N  /8°40’2″E – Stazione ferroviaria dismessa

Coordinate: 39°55’58″N / 8°40’20″E – Ponte in ferro

3

San Vero Congius

In realtà non ci si trova nell’odierna ubicazione del paese, sulla S.S. 388, ma nell’area dove Simaxis era anticamente situato, lungo la S.P. 9, come dimostra la presenza di ben due edifici chiesastici. Le chiese sono intitolate una a San Nicolao, vescovo di Mira, e l’altra a San Teodoro, entrambe sul bordo della già citata S.P. 9, distanti solo poche decine di metri l’una dall’altra. Nel 2014 entrambe le chiese sono state inserite nella lista dei Beni dichiarati di interesse culturale.

Coordinate: 39°56’48″N / 8°42’29″E – chiesa di San Teodoro

Coordinate: 39°56’48″N / 8°42’28″E – chiesa di San Nicola o Nicolò

4

Zerfaliu

Con un breve trasferimento su asfalto di 2 km si raggiunge la periferia meridionale di Zerfaliu, dove si incontra la chiesa di San Giovanni Battista, eretta nel XIII secolo sull’area di una necropoli romana. Evidente l’ampliamento a cui questa fu sottoposta: la differenza tra le due fabbriche è talmente netta da permettere di ipotizzare facilmente le dimensioni originarie dell’edificio. Al muretto che delimita il sagrato della chiesa sono posate diverse antiche lapidi, a testimoniare la continuità d’uso come area cimiteriale. All’interno del paese si trova anche l’arco pisano a sesto acuto con il campanile a vela, ultimo residuo visibile della chiesa originaria, risalente al XI secolo.

Coordinate: 39°57’23″N / 8°42’27″E – San Giovanni

Coordinate: 39°57’30″N / 8°42’26″E – Arco Pisano

5

Solarussa

Attraversando il paese in direzione Nord si raggiunge l’agro di Solarussa dove si trova l’area archeologica di Pidighi, a nord-est del paese, raggiungibile da una sterrata; il sito si compone di una fonte sacra, di un esteso villaggio e di un nuraghe. L’area è stata parzialmente scavata e documentata da diverse pubblicazioni che ne hanno descritto la cronologia e la probabile notevole estensione. 

Coordinate: 39°59’57″N / 8°42’4″E – Villaggio

Coordinate: 39°59’57″N / 8°42’8″E – Fonte

6

Siamaggiore

Da Solarussa comincia il tragitto di rientro verso Oristano percorrendo a ritroso un tratto della sterrata che ha condotto a Pidighi, deviando poi a destra per entrare nel territorio di Siamaggiore da nord ovest, attraversare l’abitato e raggiungere l’ultima tappa dell’itinerario nel territorio di Siamaggiore. La piccola chiesa campestre di San Ciriaco (Santu Triagus, in lingua sarda) si trova a poco più di 1 km a sud del paese. Anche questo edificio, nel 2014, è stato inserito in una relazione storico-artistica da parte del Ministero dei beni culturali corredata da una bibliografia essenziale.

Coordinate: 39°56’40″N / 8°38’8″E